* AUGUSTIN LESAGE *(9/8/1876 – 21/2/1954) |
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![]() Augustin Lesage è stato un minatore francese che divenne pittore e artista grazie all’aiuto di quelle che considerava voci spirituali. Senza alcuna conoscenza o esperienza precedente di pittura e nessuna abilità tecnica, la sua mano era unicamente guidata dalle voci ed è forse uno dei casi più emblematici di “arte medianica”. È considerato un artista outsider, parte dell’Art Brut (“arte grezza” o “arte spontanea”). La Vita Nato a Saint-Pierre-les-Auchel, Pas-de-Calais, in una famiglia di minatori. All’età di 7 anni perde la sorella minore Marie, più giovane di quattro anni e, completamente analfabeta, all’età di 14 anni inizia a lavorare in miniera. Di lì a poco muore di cancro la madre e all’età di 18 anni incontra quella che sarà la futura moglie e con la quale avrà una figlia nel 1895. L’anno successivo, all’età di 20 anni, viene arruolato nei reggimenti di Dunkerque e Lille, e vi presta servizio fino al 1900, quanto torna a casa per riprendere il lavoro in miniera. Una sera nel 1911, all’età 35 anni, sente nel fondo della miniera una voce che dice: “Presto tu sarai pittore”. Sotto l’influenza di quello che ritiene essere lo spirito di sua sorella Marie (morta all’età di tre anni) inizia i suoi primi disegni automatici. Nel frattempo riceve anche messaggi attraverso la scrittura automatica che gli confermano: “Le voci che hai sentito erano vere. Un giorno sarai un pittore”. Poi, dopo qualche tempo, la voce gli dice: “Non temere, ti abbiamo già detto che un giorno sarai un pittore e le tue pitture saranno oggetto di scienza. Non cercare di capire”. Lesage, il cui unico contatto con le arti a quel punto della sua vita, era una visita al museo Palais des Beaux-Arts de Lille a Lille durante il servizio militare, compra l’attrezzatura (sempre suggerita attraverso la scrittura automatica) e inizia a lavorare. Aveva chiesto ad un amico di procurargli una piccola tela, ma questi ne compra una di tre metri. Lui vorrebbe tagliarla ma riceve un messaggio dalla voce: “Non tagliare la tela. Segui le nostre istruzioni, la riempiremo alla perfezione. Mettici della vernice (cioè dipingi)”. Inizia così una tela monumentale (che può ancora oggi essere vista alla Collection de l’Art Brut) e comincia partendo dall’angolo in alto a destra; la tela sarà terminata nel giro di due anni. Di quel periodo disse: “Ho lavorato ogni notte dopo il lavoro in miniera. Ero stanco, ma la stanchezza andava via non appena iniziavo a dipingere”. Nel tempo Lesage ha continuato a sviluppare uno stile altamente simmetrico, disegnando modelli dettagliati e costruzioni monolitiche che ricordano le forme architettoniche egiziane e orientali. Egli ha sempre affermato di non aver mai avuto idea di cosa volesse rappresentare prima di iniziare un dipinto. A questo riguardo disse: “Non ho mai una visione d’insieme dell’intero lavoro in nessun momento dell’esecuzione. Le mie guide mi parlano ed io mi arrendo al loro impulso”. A partire dal luglio 1913, Augustin Lesage oltre al suo lavoro presso la miniera inizia l’attività di guaritore. Decine di pazienti affermano di essere stati guariti da lui e, grazie a queste testimonianze, riesce ad ottenere una assoluzione dinanzi al giudice, nel gennaio 1914, per pratica illegale della medicina. Viene richiamato alle armi a causa della guerra dal 1914 al 1916. Al suo ritorno riprende a dipingere e non abbandonerà più l’arte fino alla sua morte. Nel 1921, riceve la visita di John Meyer, direttore della Rivista Spiritualista Francese che, ben presto diviene il suo protettore, consentendo ad Augustin Lesage, nel 1923, di lasciare finalmente la miniera per dedicarsi interamente alla pittura. Nel 1925 espone due dipinti presso il Circolo degli spiritisti di Parigi. Successivamente tiene la sua prima mostra pubblica al Congresso Spiritista Internazionale, dove incontra Leon Denis e Sir Arthur Conan Doyle. Questo è l’inizio di una serie di mostre, tra cui: Salon des Beaux-Arts, Salon d’Automne a Parigi e anche al Salon degli artisti francesi. Nel 1927 viene invitato dal Dr. Osty all’Istituto Psichico Internazionale, un club privato fondato nel 1920 su iniziativa di scienziati che intendono studiare in maniera razionale i fenomeni paranormali. Qui si esibisce di fronte a un vasto pubblico, dipinge una tela di 2 x 1.50 metri e, una volta terminata, ne inizia una seconda di dimensioni più modeste. Le interviste che in quel tempo gli vengono fatte vengono pubblicate nel 1928 sul Giornale Psichico. Alla fine del 1938, Augustin Lesage dipinge una tela chiamata “Harvest egiziano”, dove ci sono diverse figure e scene dell’antico Egitto. Da notare che nel 1922 (qualche anno prima dunque) Lesage sente la voce che gli comunica: “Quando dipingerai la mietitura del grano in Egitto, il percorso verso il Nilo sarà molto vicino”. E in effetti, nel 1939 a Febbraio, Lesage e i suoi amici vanno ad Alessandria. Sulla nave che li sta portando in Egitto, Lesage dice ai suoi compagni di viaggio: “Le mie guide mi hanno detto che troverò un affresco egizio raffigurante scene di vendemmia”. Arrivati nel paese dei Faraoni, soggiornano a Il Cairo ma è nella Valle delle Regine, vicino a Luxor, che accade qualcosa. Lesage e compagni sono invitati a visitare la tomba di un egiziano chiamato Menna e lo stupore del gruppo è grande quando vedono su una parete la stessa scena di vendemmia che aveva dipinto Lesage un paio di mesi prima. Lesage si convince così di essere stato Menna in una vita precedente e le sue parole furono: “Ho visto questo paese che ho tanto amato, dove ho vissuto e lavorato”. In merito a questo episodio, alcuni ne parlano come di una prova inconfutabile della medianità di Lesage, che si basa in gran parte sulla affermazione che lo stesso non aveva visto l’affresco egiziano prima della partenza. Altri invece obiettano che ciò non basta poiché questo dipinto è citato in un libro del 1905 e riprodotto in diverse pubblicazioni prima del 1930. Quindi alcuni sostengono che lui avesse visto l’immagine in qualche pubblicazione prima di dipingerla. Il collezionista Jean Dubuffet ha integrato i dipinti di Lesage nella sua collezione nel 1948 e ha acquistato la sua prima tela “storica” per 50.000 franchi nel 1964. Lesage è uno degli artisti presenti nel libretto Art Brut Art Brut 3 di Jean Dubuffet nel 1964. I dipinti di Augustin Lesage sono rappresentati nella Collection de l’Art Brut (Collezione d’arte esterna) a Losanna, in Svizzera dalla sua apertura nel 1975. È stato oggetto di una retrospettiva presentata a Losanna nel 1989, con un catalogo che è stato pubblicato per l’occasione. È anche storicamente il primo degli “artisti psichici” inclusi nella Collection de l’Art Brut. Lesage muore il 21 febbraio 1954 lasciando quasi 800 opere suddivise in collezioni private e pubbliche come il Museo di arte moderna, contemporanea e outsider di Lille Métropole in Francia. |
Fonte: http://sabina1982.blogspot.com/2013/05/augustin-lesage.html
Fonte:https://en.wikipedia.org/wiki/Augustin_Lesage
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