* MILLY CANAVERO *

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MILLY CANAVERO BIOGRAFIA

Nel 1973, Milly Canavero di Genova, Italia, non sapeva nulla di medianità e parapsicologia. Un medium gli rivelò, durante un incontro accidentale, che lei stessa aveva abilità psichiche. Milly iniziò a sperimentare la scrittura automatica con una tavoletta e ricevette dapprima testi semplici, che in seguito divennero sempre più complessi e di contenuto filosofico.

Improvvisamente e senza preavviso, alla fine del 1976 le sue produzioni automatiche subirono un cambiamento clamoroso e iniziò a produrre disegni automatici. Milly sviluppò rapidamente uno stile particolare senza il suo coinvolgimento intellettuale. I suoi disegni medianici hanno un solo soggetto, eppure sono tutti diversi tra loro: sono forme geometriche di linee rette e spirali, per lo più disegnate in un movimento ininterrotto, che spesso sono integrate da cifre. L’artista, che eseguiva in totale automatismo ed in pochi secondi le sue opere, ma non era mai in trance, considerava le immagini, firmate con un piccolo fiore stilizzato, come messaggi di un’intelligenza extraterrestre.

Dopo circa otto anni dalle prime produzioni di pittura medianica, l’artista iniziò a riempire gli spazi vuoti delle sue opere precedenti con strani simboli ricorrenti, somiglianti ad una sorta di alfabeto antico o alieno, riempiendo spesso il retro del foglio con “trasmissioni” poetiche trascritte automaticamente. Il simbolismo dei suoi disegni esprimeva, a detta dell’autrice, “la forza del cosmo e l’eterno divenire della vita, caratterizzati dalla ciclicità della spirale evolutiva e dall’eterna ricerca del progresso spirituale dell’uomo, che tende a ricongiungere il proprio Essere con un Tutto universale” (Bellisai, 1981).

La cifra caratteristica di questa artista è costituita dall’utilizzo ricorrente di figure geometriche (cerchi, ellissi, triangoli, spirali, linee curve e rette) che danno luogo ad uno stile particolare e riconoscibile. Il processo creativo si sviluppava infatti attraverso la ripetizione ossessiva di simboli e figure basate su un unico concetto esclusivo (attenzione focalizzata), che richiedeva mesi di maturazione prima l’artista potesse concentrarsi su un altro. Se le prime opere rappresentavano fiori stilizzati dai lunghi steli, oppure onde, la produzione dell’artista si sviluppò progressivamente fino a comprendere la raffigurazione di un altro elemento grafico, la freccia, che di solito era l’ultimo elemento tracciato nel disegno ed indicava sempre l’alto (rappresentando simbolicamente la tensione verso un superiore livello spirituale).

Tecnicamente interessante è il fatto che Milly Canavero realizzava tutti i suoi lavori, geometricamente precisi, a mano libera, senza riga, compasso, stencil o altri ausili.

Pubblicazioni

– Bellisai, Maria Vittoria, I messaggi del fiore: Messaggi e disegni medianici ricevuti da Milly Canavero. Roma: Ed. Mediterranee, 1981.
– Canavero, Milly, L’aldilà nelle tradizioni e nella messaggistica. Bologna: Centro Studi Italiano di Parapsicologia, 2004.
– Giovetti, Paola, “Automatisches (mediales) Malen in Italien” Grenzgebiete der Wissenschaft, 30, 1981, pp. 172–86.
– Giovetti, Paola, Arte medianica. Pitture e disegni dei sensitivi. Roma: Edizioni Mediterranee, 1982, pp. 148-152.

MILLY CANAVERO QUADRI

Fonte: Arte Medianica – Una Nuova Ipotesi di Ricerca di Giuseppe Galletta
Fonte: https://mediumistic.art/artists/4-milly-canavero

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