* NERI FLAVI *(1930-1995) |
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![]() La Scultura Medianica in generale 19 settembre 1981 – Sintesi di una conferenza del Sig. Franco Zepponi La scultura medianica rientra tra i fenomeni cosiddetti “automatici”. Tra questi si riscontra abbastanza spesso la pittura medianica, mentre è molto rara la scultura medianica. Quindi i lavori di Neri Flavi devono essere conosciuti e valorizzati proprio per la rarità del fenomeno “scultura medianica”. Mentre per quanto riguarda la pittura medianica abbiamo una casistica numerosissima nell’arco degli ultimi 150 anni, per cui possiamo dire che in questo campo la sensitività è molto sviluppata, in relazione alla scultura il campo si restringe notevolmente. Questi fenomeni automatici o automatismi, sono così chiamati perché i parapsicologi non sono molto propensi ad accettare la teoria spiritica. Nel caso però di Neri Flavi, io devo dire di essere convinto della teoria spiritica, ma qualora si volesse per ipotesi accantonarla, bisogna sempre tenere conto che il fenomeno è molto importante. Gli automatismi, in parapsicologia sono dei fenomeni che si verificano al di fuori della volontà del soggetto; vale a dire che egli non può comandare il fenomeno, che sfugge totalmente al suo dominio, anche se può stimolarlo. Nel documentario sulle sculture di Neri Flavi non potete vederlo mentre lavora, perché quando egli è in semi-trance, in quel particolare stato di coscienza chiamato automatismo, cioè quando in lui si manifesta questo fatto paranormale, la sua sensibilità è talmente accentuata che qualsiasi rumore o persona estranea lo disturbano, provocando il perdersi del particolare stato di coscienza, per cui Neri Flavi -usando un termine improprio- si sveglia e non può più lavorare. Quindi, per questa ragione ed anche perché una ripresa filmata ha necessità di luci, cavalletti ecc. è stato veramente impossibile poter riprendere Neri Flavi al lavoro. Ciò rappresenta una lacuna per quanto riguarda il documentario, ma, secondo me, è sicuramente una prova che convalida la spontaneità del fenomeno. (N.d.R.: in seguito invece, evolvendo come tutto anche le capacità di Neri Flavi, sono state eseguite delle riprese di grande interesse) Il fenomeno si presenta col sentire -da parte di Neri Flavi- come un richiamo, un qualcosa che gli dice che deve iniziare a scolpire, la sua coscienza normale si assopisce parzialmente, rimane una specie di semi-trance. Egli si apparta ed incomincia a scolpire. Lo fa con degli strumenti rudimentali, e la sua opera si svolge battendo con un martello di ferro ed oggi -dietro un consiglio- di legno, su di uno scalpello. Però, come battere il martello, se più forte o più piano, se in un modo o in un altro, gli viene suggerito interiormente. La sua vicinanza alla statua gli impedisce di vederla nella sua prospettiva globale, per cui il suo lavoro procede di particolare in particolare e solo a lavoro finito, allontanandosi, riesce a percepire il globale dello stesso lavoro. Ciò riconferma il fatto automatico del lavoro stesso. Un’altra ragione che avvalora totalmente l’ipotesi spiritica, è il fatto che Neri Flavi, all’inizio del lavoro, non sa mai cosa farà, cosa verrà fuori dal lavoro stesso alla sua fine. Al contrario di un artista che normalmente si pone una certa meta e fa sì che il suo lavoro lo porti a giungere a questa, Neri Flavi non sa a quale meta deve arrivare. Egli prende un pezzo di legno e, spinto da questa forza comincia a scolpire. Addirittura non sa quando un lavoro è finito e lo capisce questo, se passano 10 giorni senza che lui senta la spinta a mettere ancora le mani sulla scultura fatta. Nemmeno lui sa quando deve smettere di lavorare! L’Entità che ispira Neri Flavi -detto dalla stessa- è vissuta in Egitto all’epoca delle dinastie faraoniche. Non fu però un grande artista, ma una persona che viveva in un villaggio e lavorava il legno. Faceva utensili di legno di uso comune e scolpendo questi arnesi, ebbe un trasporto per la scultura ed ha poi ispirato Neri Flavi portandolo a fare i suoi lavori. L’ipotesi spiritica è da me accettata totalmente anche per il fatto che Neri Flavi è un medium validissimo. Possiamo ritenerci molto fortunati, poiché, dato che in questo secolo i fenomeni particolari medianici, fenomeni fisici, sono in via di estinzione o molto rari, noi possiamo invece, non solo constatare questo fenomeno in sé ma anche avere tra di noi il medium che lo provoca. Fortunati, perché come dicevo prima, la scultura medianica è molto rara. Neri Flavi ha scolpito sette statue che devono rimanere sempre insieme (La Barca – Il Profeta – Fratello Piccolo – Il Saggio – Il Re Davide – Il Redentore – La Triade), perché esse sono un insegnamento sia per il medium, sia per coloro che le vedono e le studiano. Queste statue portano scolpiti dei simboli, che io chiamo “l’insegnamento silenzioso”. Neri non ha mai conosciuto il linguaggio dei simboli e ciò riconferma la genuinità del fenomeno. I simboli che si ritrovano sulle sculture non sono rintracciabili nelle enciclopedie comuni, nei libri che si trovano normalmente in commercio; sono dei simboli particolari che solo degli studiosi, dei veri studiosi di religioni antiche possono conoscere. Ciò avvalora queste sculture medianiche, considerato che Neri non conosce assolutamente il linguaggio dei simboli. Queste sculture meravigliose sono state tutte fatte con legno di olivo ed eseguite in meno di tre mesi; sette statue che non possono essere separate per esplicito desiderio dell’Entità ispiratrice, poiché racchiudono in sé un muto Insegnamento. Oltre a queste Neri Flavi ha scolpito altre tre statue (e altre tre successive alla data di questa conferenza), che dietro il consiglio dell’Entità, ha regalato a delle persone. – Neri Flavi non ha mai avuto familiarità con l’arte. Nelle risposte possiamo trovare un indizio o una speranza o meglio ancora una certezza di Vita oltre la vita. “Come l’acqua che scorre perenne, così lo Spirito ritorna a Colui che lo creò”. Testimonianzadel sig. Cavallini Sauro, scultore (19 settembre 1981) Quasi come S. Tommaso, certamente ansioso e pieno di desiderio nella possibilità d’intrattenermi con lo scultore medianico Neri Flavi, e, accertare con prove inconfutabili le sue comunicazioni dall’Aldilà. Così potei incontrarlo nella sua abitazione una sera in cui l’incredibile medium mi dette prova delle sue facoltà. In stato medianico, Neri Flavi mi offrì l’opportunità di dialogare con una identità di famiglia. “È un mio cugino”, dissi. “No -mi corresse Neri- è solo un terzo cugino”. Era vero, ed ebbi la dimostrazione iniziale del fenomeno misterioso ma reale di questo straordinario personaggio. E nel conseguente conversare mi si rivelavano cose che soltanto io potevo sapere. Ma la singolare esperienza con Neri Flavi si ebbe in un seguente meraviglioso incontro quando potei ammirare il Flavi scolpire in trance. Aveva appoggiato un grosso tronco di ulivo in posizione verticale sopra un banco, e, privo di un qualsiasi sostegno che potesse assicurarne l’immobilità (sarebbe stata sufficiente una leggera pressione della mia mano per farlo cadere) cominciò a scolpire con violenti colpi di mazzuolo e scalpello, senza che il tronco subisse il minimo sussulto. Sembrava saldamente ancorato al banco e bloccato da un’abile morsa, mentre la materia prendeva forma e bellezza di antichi volti e segni simbolici che caratterizzano una determinata esigenza espressiva, certamente di ispirazione religiosa. La velocità e la sicurezza con cui il Flavi realizzava l’opera, erano da considerarsi assolutamente irreali. Sono convinto che trattasi di opere create in seduta medianica in un prodigioso fenomeno creativo con lontane e profonde rivelazioni. In nuovi e susseguenti incontri potei concepire, oltre alle nuove manifestazioni, una estasiante conoscenza religiosa del Flavi inerente soprattutto al mistero della vita extraterrena. |
Fonte: Fonte: http://www.ilsentierodineriflavi.it/art_medianica.php
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